«Sono disperata e pronta a tutto, anche a ripetere quel gesto estremo che mi è costato 17 giorni di ricovero all’ospedale civile di Pordenone da cui sono tuttora seguita». È il grido d’aiuto di C.C., una 36enne di Sacile sull’orlo della disperazione, che fino a qualche tempo fa aveva un lavoro e una casa ma che dal 29 giugno scorso ha perso tutto.
“Dal momento in cui ho cessato il lavoro in un’azienda di Prata è cominciato un vero e proprio calvario”.
Fate una colletta per lei, invece che per gli scrocconi di Lodi, radical shit.
L’ITALIA E SEMPRE STATA AMANTE DELLA SPAZZATURA CHE VIENE DA FUORI