Bonino: “I migranti devono girare liberamente, come la droga”

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Bonino non ci sta al crollo degli sbarchi: “Io penso che la situazione sia la stessa dei narcotrafficanti con la droga. Quando un sistema di vigilanza cambia le sue regole, si assiste a un periodo di flessione dei traffici, perché i narcotrafficanti si stanno riorganizzando. Ma poi il traffico riesplode. A parte che gli immigrati continuano ad arrivare, anche se altrove, io credo che alla fine con questo decreto ci troveremo in Italia più clandestini che in precedenza, proprio perché questa legge ostacola in ogni modo l’integrazione”.

Insomma, aprire le frontiere all’immigrazione come legalizzare il commercio di droga. Un progetto criminale.

Una persona confusa. Prima paragona, giustamente, i clandestini alla droga, quindi condividendo che si tratta di due fenomeni negativi, poi però ci dice che il secondo è positivo.

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Che con il decreto Salvini ci ritroveremo con molti più clandestini, è evidente: la metà di quelli che oggi sono in hotel come ‘profughi’, perderanno il permesso perché profughi non lo sono mai stati. E quindi sì, ci saranno ufficialmente più clandestini: ma ci sono sempre stati, solo che li chiamavate ‘profughi’.

Non è vero che liberalizzando si diminuisce il traffico di droga o di qualsiasi altra cosa. Legalizzare apre il mercato: prima del gioco d’azzardo legale, il fenomeno era ristretto ad una minima parte della popolazione. Certo, essendo illegale era gestito e finanziava la malavita, ma ora è entrato nelle case, rovinando persone che fosse stato illegale mai ci sarebbero entrate in contatto.

Lo stesso vale per la droga. Per non parlare di immigrati.

Bonino è la stessa che praticava gli aborti con la pompa delle biciclette. Ha creato un vuoto, ora vuole riempirlo di immigrati. La finanzia Soros.




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