Ragazzino italiano massacrato da clandestino tunisino

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Va alle ex Reggiane – edificio occupato da immigrati a Reggio – per recuperare il cellulare rubato alla fidanzata, ma il 17enne viene pestato a sangue.

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Tutto è iniziato al parco il 19 settembre scorso, dove alle 22 una ragazzina, che era lì con il suo fidanzato, si è accorta che le era stato sottratto il cellulare.

Rahali Makrem, un 23enne tunisino, si è avvicinato dicendo che conosceva la persona che aveva rubato il cellulare e di poterlo quindi recuperare.

I due ragazzini si sono stupidamente fidati. Il fidanzato ha accompagnato la ragazzina a casa e poi è andato alle ex Reggiane per recuperare il cellulare.

Una volta dentro l’area dei capannoni abbandonati della ex fabbrica, è scattato il brutale pestaggio: il giovane, letteralmente massacrato di botte, è stato rapinato della felpa, del telefono cellulare e dell’orologio.

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Ieri l’arresto del 23enne tunisino Rahali Makrem, irregolare e senza fissa dimora, con numerosi precedenti per rapina, reati contro il patrimonio e traffico di sostanze stupefacenti.

Si è poi scoperto che i due episodi (il furto del cellulare alla ragazza, la rapina al fidanzato) non erano collegati fra loro. Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza è stato individuato il responsabile del primo furto, un pregiudicato tunisino 20enne, regolare in Italia, con precedenti per rapina.

Il fatto che le due rapine siano scollegate, fa capire in quale giungla il PD abbia trasformato la città del Tricolore.

Nelle ex Reggiane continuano a vivere lì un’ottantina di immigrati. Tutti abusivi. E il Comune non fa nulla. Il Comune è complice.

PS. In alto la foto di un caso precedente, il “volto dell’immigrazione”.