Poliziotti circondati da 50 africani, magistratura indaga loro

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Se non diamo una bella ripassata alla Magistratura, non se ne esce. Se anche un semplice arresto di un delinquente, mentre altri 50 ti circondando, minacciano e spaccano il naso diventa oggetto di inchiesta, allora siamo proprio oltre il punto di non ritorno: i magistrati devono essere responsabili delle proprie azioni, come ogni altro cittadino.

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Il richiedente asilo che rimane in Italia dopo la tua sentenza commette un reato? Metà condanna la sconti te! In questo modo farebbero meno i ‘ganzini’ e i terzomondisti d’accatto.

Sono state infatti aperte due inchieste riguardo all’arresto del gambiano ammanettato alla ruota dell’auto: una servirà a ricostruire i fatti, l’altra invece le modalità dell’arresto. Pazzesco.

La vicenda:

Ha spaccato naso a poliziotto, proteste perché ammanettato a ruota

Omar Jallow, 26 anni, è stato fermato il 5 ottobre da due agenti della polizia stradale nei pressi del Cara di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia. Un video amatoriale, girato da uno dei tanti fancazzisti con smartphone, mostra l’africano ammanettato alla ruota posteriore dell’auto di servizio. Dopo che in 50 avevano assalito i due agenti.

Era stato accusato di aggressione e resistenza a pubblico ufficiale, ma per il giudice non c’è stata aggressione verso i poliziotti. Un poliziotto ha “solo” il naso rotto.

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Maria Grazia Capobianco, avvocato difensore di Jallow ha dichiarato: “Omar ha ammesso di essere scappato perché aveva l’assicurazione automobilistica È arrivato nelle vicinanze della pista (l’accampamento abusivo che sorge accanto al Cara) e ha abbandonato il mezzo. Poi è stato inseguito dai poliziotti. Poco dopo si sono ritrovati a terra, cadendo su un cumulo di rifiuti e bottiglie rotte. Il mio stesso assistito ha riportato un taglio evidente sul braccio”. Poverino, il suo assistito. Certamente la pagheremo noi, anche lei.

Caduta dunque l’accusa di aggressione, dovrà scontare – si fa per dire – un anno di carcere per resistenza a pubblico ufficiale. Fortunatamente, dopo il decreto di Salvini, a quanto pare verrà almeno espulso.

Ma ora rischiano i poliziotti! “Adesso dovrà essere chiarita anche la legittimità delle modalità di arresto”, ha infatti minacciato il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro.

Giunto in Italia nel 2014, Omar Jallow è un richiedente asilo che ha ottenuto la protezione umanitaria grazie a un ricorso alla magistratura. Poi ha spaccato il naso ad un poliziotto, ma non è aggressione.

Inutile girarci intorno. La situazione non è più risolvibile attraverso normali politiche di sicurezza. Ci sono intere aree in mano alla mafia nigeriana, che sta armando i ‘profughi’:

Le 42 no-go-zone dove gli italiani non possono entrare

L’unico mezzo è dichiarare la legge marziale in quelle zone, sottraendo la competenza alla magistratura ordinaria, ormai incistata di troppe cellule anti-italiane di Magistratura Democratica, che passerebbe a quella militare. E poi iniziare un ordinato repulisti con espulsioni di massa. Nulla di illegale, nulla di sanguinoso. Tutto ordinato e umano. Ma senza che qualche magistrato ti metta i bastoni tra le ruote perché ammanetti un delinquente alla ruota dell’auto.