Detto, fatto: la giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Funzione pubblica Sebastiano Callari, nell’ultima seduta dell’Esecutivo ha revocato la bizzarra delibera della giunta Serracchiani dell’agosto 2017 con la quale si era data la possibilità ai dipendenti regionali di ottenere una «identità fasulla», consona cioè al genere di elezione.
Tradotto: se Mario si svegliava credendosi Maria, poteva esigere di farsi chiamare così. Non erano previsti casi di animali o alieni.
Un provvedimento del quale «risulta aver usufruito un solo dipendente e per un periodo limitato spiega l’assessore Callari e allo stato non risultano agli atti richieste di attribuzione di identità alias».
Sono le famose ‘emergenze’ del PD. Un partito stupefacente.