Francis Vallat, presidente dei trafficanti umanitari di SOS Méditerranée, attacca dopo il blocco dell’Aquarius, la nave della ONG bloccata a Marsiglia per mancanza di bandiera.
Vallat denuncia un presunto ricatto dell’Italia, che cercherebbe di fare tutto il possibile per impedire ai trafficanti umanitari di riprendere il mare per traghettare i clandestini in Europa. E dice di essere sotto attacco da parte di una “bestia immonda”.
Intanto, il kapò dell’altra Ong protagonista di traffici dalla Libia per molto tempo, la Open Arms, parla di ‘guerra’:
"La battaglia nel Mediterraneo, le #ONG da una parte e l'alleanza non sottoscritta ma evidente sull'asse Roma-Tripoli-Valletta dall'altra.Occultamento di chiamate SOS,trappole e persecuzioni. Un'autentica GUERRA in zona SAR" afferma @campsoscar, fondatore di @openarms_fund pic.twitter.com/bPh7aw6EJe
— Francesca Totolo (@francescatotolo) 10 ottobre 2018
E’ tempo di trattarli di conseguenza. In guerra, le navi nemiche si affondano.