L’ex presidente francese Giscard d’Estaing, all’Eliseo dal ’74 fino al 1981, si è confessato in una biografia di prossima pubblicazione.
“Il suo grande rammarico, ha detto, è il ricongiungimento familiare, deciso da un semplice decreto dell’allora primo ministro Jacques Chirac nel 1976. L’idea di portare famiglie di immigrati sembrava, al momento, naturale. Con il massiccio aumento dell’immigrazione dai paesi musulmani, è dimostrato essere un errore. Raymond Barre, del resto, lo sospese per tre anni, prima che il Consiglio di Stato annullasse questa decisione sostenendo che il ricongiungimento familiare era ormai parte dei principi generali del diritto.”
Con il senno di poi, Valéry Giscard d’Estaing deplora questa iniziativa: “L’idea in sé era giusta e generosa (…) Ma è stata applicata male, e ho sbagliato a non monitorare l’applicazione; quindi ho la responsabilità (…) Abbiamo preso di mira il nucleo familiare come lo conosciamo e abbiamo visto arrivare nuclei familiari completamente diversi”.
Inizia dalla moglie e i figli, poi arrivano i genitori della moglie, gli altri figli dei genitori della moglie, e i loro figli. E così via, all’infinito. In una catena di immigrazione che diventa ripopolamento. Sostituzione etnica.
Il ricongiungimento familiare è un tipo di immigrazione che non ha scuse economiche, visto che non arrivano lavoratori, ma ‘pesi morti’ che gravano sul welfare e danno vita alle banlieus.
Nel suo saggio The Meaning of the Republic , lo storico Patrick Weil ha anche rivelato che il presidente aveva il progetto di di rimpatriare circa 500.000 algerini in cinque anni.
Ricorda qualcosa? Salvini, per non avere rimpianti tra qualche decennio, abroga i ricongiungimenti familiari e inizia con le espulsioni di massa. Prima che sia troppo tardi.
ESPULSIONI RIMPATRI DI MASSA DI TUTTA LA SPAZZATURA