Salvini cestina valanga di permessi: scoperti migliaia di finti profughi

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E tutto questo, solo con le ‘circolari’ del ministro, prima dell’entrata in vigore del decreto col quale si abolisce il famigerato ‘permesso umanitario’.

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Da quando Salvini è al Viminale, le concessioni dei permessi umanitari, prima addirittura dell’approvazione del decreto di Salvini che li abolisce, sono crollate dal 26% al 17%. Ora si azzereranno.

Sono 6mila le domande di asilo che in un solo mese le Commissioni territoriali hanno scartato.

Non dimentichiamo che i veri profughi oscillano tra il 3 e l’8 per cento. Mentre il 26% dei richiedenti otteneva di rimanere in Italia solo grazie alla marchetta voluta dal PD per ingrassare le coop di partito, del Vaticano e la ‘ndrangheta.

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Il dl Salvini ha abolito questo permesso, mantenendolo solo in casi di gravi malattie.

Il pugno duro riguarda però anche le altre forme di richiesta. Non scompare solo la famigerata “protezione umanitaria, che tante soddisfazioni ha dato alla mafia nigeriana, le direttive e le circolari di Salvini hanno prodotto un crollo generale: Il 72% di chi ha fatto domanda di asilo, infatti, ha ricevuto un netto diniego. A giugno, prima che avessero effetto le circolari di Salvini, i rigetti erano al 59%.

Significa che, al netto del 3-8 per cento di profughi, tutti gli altri erano clandestini ai quali il Pd concedeva il permesso solo per ‘affari’.