Il tentativo dell’ultimo minuto dell’avvocato, con una sorta di abiura, non è servito. Traini è stato condannato a 12 anni di carcere per avere sparato ad un gruppo di spacciatori e nigeriani, per vendicare la morte di Pamela.
Luca Traini, autore del raid a colpi di pistola contro alcuni migranti a Macerata il 3 febbraio, è stato condannato a dodici anni di reclusione per le accuse di strage aggravata dall’odio razziale e porto abusivo d’arma. E’ questa la condanna, che coincide con la richiesta della Procura, inflitta dalla Corte d’assise di Macerata nei confronti del 29enne di Tolentino.
C’è anche l’aggravante razziale: perché se spari a spacciatori neri sei razzista, se fai a pezzi una ragazzina italiana no.
Una giuria l’avrebbe assolto. Perché la sua reazione scomposta è stata colpa del governo Pd. E perché, si è poi scoperto, avere colpito praticamente solo spacciatori.
Traini è vittima come Pamela del caos etnico causato dal PD.