Profughi ladri graziati perché Mattarella non firma decreto!

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Ormai da alcuni giorni, Mattarella cincischia nelle lussuose stanze del Quirinale con il ‘decreto Pamela’.

Così, sei richiedenti asilo, ex ospiti del centro di accoglienza Maremmano Bianco di Gabbioneta Binanuova, destinatari del decreto di revoca dei benefici dell’accoglienza da parte della prefettura, perché responsabili di violenze, sono ancora presenti sul territorio cremonese: non possono essere espulsi.

I sei richiedenti asilo erano tra i 17 che lo scorso 18 agosto avevano inscenato una violenta protesta presso il palazzo del Governo per lamentarsi del trattamento presso il centro di accoglienza Il maremmano Bianco gestito dalla Fort Five Ensemble.

Il gruppo – composto da persone di nazionalità nigeriana, ghanese, zambiana (!) e ivoriana – era stato fatto allontanare dagli agenti.

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Era poi emerso che diversi tra loro si erano già resi protagonisti di azioni violente all’interno della comunità allo scopo di sobillare gli altri ospiti a protestare contro la gestione ritenuta insoddisfacente.

Uno di loro, in particolare, secondo quanto riferito al prefetto, avrebbe rubato.

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Questo quadro ha indotto il vice prefetto vicario Verrusio ad emettere il provvedimento di revoca dei benefici dell’accoglienza, in quanto gli individui si sono dimostrati “propensi a delinquere e refrattari alle comuni regole di pacifica convivenza quali quelle proprie delle strutture che li ospitano e delle comunità nelle quali sono accolti”.

Ma grazie a Mattarella, ora non possono essere espulsi.

Da oggi, tutti i reati commessi da profughi che non possono essere espulsi perché Mattarella non firma, sono sua responsabilità.