Migrante molesta ragazzina, parenti lo gonfiano di botte

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Preso a pugni dai parenti di una bambina che aveva molestato. È accaduto a Venezia ad un portabagagli nordafricano che di solito lavora davanti alla stazione ferroviaria.

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L’immigrato è stato giustamente aggredito di sera da almeno tre persone, che lo hanno pestato a dovere dopo avergli gettato in acqua il carro con il quale il tunisino lavora.

Il pestaggio è avvenuto verso le 19 ma, soliti impiccioni, qualcuno ha chiamato i carabinieri, che sono intervenuti a raccogliere le testimonianze e a provvedere ai riconoscimenti.

Domenica il tunisino è tornato sul posto di lavoro, con le mani in mano, in attesa di tornare in possesso di un altro carretto. Non tarderà a ‘trovarne’ uno.

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L’occhio sinistro era gonfio e nero. Tutto è cominciato alcuni giorni fa, sempre nel tardo pomeriggio. Il nordafricano, visibilmente ubriaco, si era aperto la patta dei pantaloni ed aveva esibito le parti intime davanti ad una ragazzina veneziana, che è scappata spaventata a casa, raccontando l’episodio ai genitori.

Tre dei suoi parenti hanno deciso che era tempo di dare una lezione al molestatore, visto che lo Stato non punisce più, grazie al PD, gli atti osceni.

Ps. A noi, il molestatore piace immaginarlo come la foto in alto. A voi?




2 pensieri su “Migrante molesta ragazzina, parenti lo gonfiano di botte”

  1. Anche a me piace immaginare il molestatore conciato come nella foto.
    Ma vorrei che venissero conciati in quello stato anche gli spioni immigrazionisti che hanno avvertito le forze dell’ordine che, come si vede spesso, sono ben più solerti ad intervenire contro i cittadini che si difendono da soli che a catturare i delinquenti.

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