Governo populista vara la manovra del popolo

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Il governo non cede alla Ue e vara una manovra coraggiosa ed espansiva che prevede un deficit del 2,4% per l’anno prossimo.

Sul via libera al Def da parte del governo è arrivato anche il commento del ministro degli Interni, Matteo Salvini: “Ci i tengo a sottolinearne tre degli impegni presi con gli italiani e che saranno in questa manovra: il superamento della legge Fornero, che vedrà la possibilità, non l’obbligo, di andare in pensione con alcuni anni di anticipo rispetto alla vigliacca riforma Fornero, senza alcuna penalizzazione”. E ancora: “Il secondo è la flat tax, un’aliquota fiscale fissa al 15% per le partite Iva – aggiunge – e per quel che concerne il mio ministero, un piano di assunzioni straordinario di donne e uomini per garantire più sicurezza nelle strade del nostro Paese”. Per il segretario leghista “sono 3 aspetti che ci tenevo a sottolineare delle misure che sono in questa bella e coraggiosa manovra”.

Il minitro degli Interni ha poi esplicitato le modalità con cui il nuovo sistema previdenziale va a sostituire la Fornero. Nelle scorse settimane si era parlato di un’uscita anticipata ma con penalizzazioni sull’assegno. Salvini ha voluto chiarire questo punto: “Tra gli impegni presi che cominciamo a mettere in pratica c’è il superamento della legge Fornero che vedrà la possibilità, e non l’obbligo, di andare in pensione con qualche anno di anticipo già dall’anno prossimo, senza alcun tipo di penalizzazione”. Di fatto dunque la quota 100 non dovrebbe portare a tagli sul rateo della pensione. Adesso la manovra dovrà passare sotto la lente di Bruxelles e dei mercati. Un altro banco di prova che attende il governo.

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In conferenza stampa presente anche il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Il capo politico del Movimento Cinque Stelle ha rivendicato le misure entrare nel Def: “Pensione di cittadinanza, reddito di cittadinanza, centri per l’impiego e fondo truffati per le banche: sono le quattro misure che verranno finanziate nel 2019, 2020 e 2021. Abbassiamo gli obiettivi di deficit, senza penalizzare le misure fondamentali di una legge di bilancio che per la prima volta ripaga il popolo italiano di tante ruberie e tanti sprechi”. E ancora: “Le misure volute dal governo ‘giallo verde’ sono “il cuore di una legge di bilancio che, invece di far pagare i cittadini, ripaga i cittadini delle ruberie e degli sprechi del passato”.

Come già detto, il Reddito di Cittadinanza può essere una potente forma di sostegno agli italiani bisognosi, ma anche un forma perversa di suicidio etnico: non dobbiamo finanziare la natalità di zingari e immigrati. Sarebbe folle. Sarebbe la fine.

Ma ogni manovra sarà inutile a lungo termine. L’Italia se ne deve andare dalla Ue. Ci ridiano i soldi che ogni anno ci sottraggono con il loro ridondante budget – parliamo di miliardi di euro – li utilizziamo per abbattere il deficit.

Non il debito, che è strutturato proprio per essere ‘impagabile’ ma generare continui interessi. Per quello serve una presa di posizione creativa: tipo tornare alla sovranità monetaria.