Nigeriano prende a morsi carabinieri: “Hanno iniziato loro!”

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Un’aggressione violenta ai carabinieri, con tanto di morso al petto di un militare.
Il profugo nigeriano Ogie Igbinowmania, 23 anni, in Italia con un permesso di protezione sussidiaria, è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione senza sospensione condizionale.

Nel processo per direttissima per l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, il nigeriano ha pianto, ha sostenuto che erano stati i carabinieri ad aggredirlo per primo e lui si sarebbe solo difeso. Fantastico.

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Poi, come si fa nel caso di cani rabbiosi, ha accettato di sottoporsi agli esami del sangue, che consentiranno di capire quale profilassi sia da fare al carabiniere preso a morsi.

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Tornato in tribunale, difeso dall’avvocato Roberta Barabucci ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Il pm Francesca D’Arienzo ha chiesto la condanna a due anni e sei mesi di reclusione. Il giudice Enrico Pannaggi gli ha inflitto due anni e due mesi. Al 23enne non è stata concessa la sospensione condizionale della pena, visto che un anno fa ha patteggiato la pena di un anno per un episodio analogo: ma era ancora qui!

Dopo l’appello e l’eventuale ricorso in Cassazione, la pena andrà scontata in carcere: intanto però è libero!

Visto che il decreto voluto da Salvini è legge, non si comprende perché non scatti immediata l’espulsione: perché il nigeriano, fuori, non farà che fuggire.