Rom gli spaccano vaso in testa, brutale aggressione contro italiano

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La vittima della brutale aggressione è Massimo Moretti, direttore della cooperativa Sport City, che gestisce l’impianto polifunzionale di via Maso della Pieve.

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Tutto è accaduto dopo le 13 di ieri (26 settembre), nella struttura dove Moretti era intento a sbrigare alcuni lavori di manutenzione. Come tagliare l’erba al parco giochi, dove in quel momento stazionavano due uomini e una donna di origine romena.

Si trattava degli inquilini dell’accampamento, realizzato vicino ai campi da tennis all’esterno del centro sportivo, di cui Moretti chiedeva lo sgombero da almeno quattro mesi, effettuato proprio nella stessa mattinata da polizia municipale e personale della Seab: zingari.

«Uno dei tre – spiega Moretti – ha afferrato il vaso e ha fatto il gesto di lanciarmelo. Mai avrei pensato che l’avrebbe fatto davvero».

Invece, il vaso parte e si frantuma sulla nuca di Moretti. Poi la brutale aggressione: lo stesso che aveva lanciato il vaso, s’è gettato su Moretti, cercando di colpirlo mordendolo ad una mano. A dargli man forte sono poi arrivati gli altri due.

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Un ragazzo che passava poco lontano ha assistito alla scena e ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

I tre rom sono stati subito fermati e condotti al comando compagnia dell’Arma, in via Dante, per essere identificati. Moretti, invece, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Maurizio, dove è stato medicato e dove gli sono stati applicati alcuni punti di sutura. A preoccupare i sanitari anche il morso alla mano e la possibilità che possa essere causa di infezioni, visto chi l’ha morso.

E’ tempo che Salvini prenda in mano anche il dossier comunitari. Con la Romania in Ue abbiamo preso in carico caterve di zingari. E anche di questo, come per la protezione umanitaria, dobbiamo ringraziare l’allora governo Prodi: ma anche quelli venuti dopo che non hanno fatto nulla per cambiare le cose.

L’ideale sarebbe uscire dalla Ue, così gli zingari diventerebbero extracomunitari e potrebbero essere espulsi. Ma c’è anche la possibilità di fare quello che Merkel fa agli italiani: lei caccia italiani che perdono il lavoro, noi, invece, ci teniamo gli zingari che non hanno mai lavorato in vita loro. C’è qualcosa che non torna.

Ogni Paese deve pensare ai propri cittadini.