Bengalese fa migliaia di euro grazie alla ‘protezione umanitaria’

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I carabinieri di Alassio hanno smantellato un’organizzazione criminale composto da 6 bengalesi che favoriva l’immigrazione clandestina in Italia dalla Libia. Un po’ come le Ong.

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La mente era un commerciante del Bangladesh, regolare in Italia, che si faceva pagare 6.000 euro per raggiungere via mare le coste italiane, dove i suoi connazionali ottenevano un permesso di soggiorno per motivi umanitari che gli consentiva di vivere in Liguria. Bengalesi con la protezione umanitaria perché c’era la guerra in Siria!

La famosa protezione umanitaria eliminata dal decreto legge del ministro Matteo Salvini.

Inoltre il capo dei bengalesi arrestati, musulmano, giustificava le sue minacce adducendole per motivi religiosi facendo credere ai familiari di essere stato costretto a comportarsi così perché i neo arrivati bengalesi avevano modificato la loro fede con l’induismo.

Ad Alassio i migranti lavoravano nelle attività commerciali dell’arrestato, obbligati a prendere in affitto un posto letto presso una delle abitazioni che l’indagato aveva in locazione e costretti a vari abusi.

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“Arrestati dai Carabinieri di Alassio (Savona) 6 bengalesi, responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, estorsione e altro.

Per 6.000 euro a testa facevano arrivare in Italia propri connazionali e, dopo aver procurato i permessi di soggiorno per MOTIVI UMANITARI, li costringevano a vivere in case sovraffollate e ad avviare piccole attività commerciali, obbligandoli a rifornirsi della merce da uno degli indagati.

Capito perché occorre regolamentare, controllare e limitare la concessione di ‘PROTEZIONI UMANITARIE’, come previsto nel Decreto Sicurezza?

Alla faccia delle critiche dei soliti buonisti abituati a chiacchierare dal loro salotto, io vado avanti”.

E’ il post pubblicato stamane su Facebook dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.