Stuprata da clandestino con 6 fogli di via: urgente “Decreto Pamela”

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Perché serve il “Decreto Pamela”, inviso a Fico, Mattarella e agli stupratori di importazione. Prendete la storia di Giulia, italiana senza casa.

Stuprata da un algerino arrivato chissà come in Italia, che “viveva di espedienti e piccoli furti nei supermercati” ed aveva già “collezionato” sei fogli di via.

“Di giorno mi prendeva a schiaffi in faccia e calci nel sedere, sempre attento a non lasciarmi addosso dei segni, e di notte era anche peggio”. La situazione precipita e Giulia viene presto sopraffatta. “Ogni notte pretendeva che io mi concedessi, anche se non volevo, più volte di seguito finché non era esausto e per obbligarmi mi picchiava”. Discussioni ed urla non vengono sentite da nessuno. Quello che si consuma nell’oscurità di quell’arco romano, adibito a camera da letto, non lo vede nessuno. “Gli altri clochard sapevano – attacca Giulia – ma nessuno mi ha mai aiutata”. Lei, d’altro canto, non ha denunciato il suo aguzzino “per paura di come avrebbe potuto reagire” e così le violenze continuano, invisibili a chiunque, per mesi.

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Intollerabile che una ragazza italiana vivesse per strada, a Roma, mentre il precedente governo trovava casa e hotel ai giovani maschi africani in fuga dalla guerra in Siria.

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Non è normale che gli italiani permettano che una di loro rimanga, per mesi, nella Capitale, in balia di un bastardo algerino che la umilia e stupra. E’ il simbolo dello stupro collettivo della Nazione. Giulia è l’Italia. Stuprata tutte le notti dall’orda dei Barbari traghettata in Italia dal governo e dalle Ong. Con il nostro tacito e vergognoso consenso.

Per questo è urgente il ‘decreto Pamela’. Non solo perché eviterà tante altre situazioni come questa. Ma anche perché è un simbolo. Il simbolo che l’Italia non è perduta.




3 pensieri su “Stuprata da clandestino con 6 fogli di via: urgente “Decreto Pamela””

  1. Sì, però a Giulia chi l’ha fatto fare di stare per mesi con l’animale africano ladro, senza scappare altrove e non farsi più trovare, visto che non condividevano alcuna imperdibile abitazione ma solo un giaciglio per strada??
    Ci sono piagnistei che hanno tutta l’aria di essere ipocriti, particolarmente quando vengono da Italiane che si accompagnano con la feccia clandestina.

    1. Mauriziaccio ha ragione. La feccia migrante deve tornarsene a casa, ma queste ragazze devono cominciare a far funzionare il cervello. Questi sono i tipici casi in cui la vittima è corresponsabile.

I commenti sono chiusi.