Mattarella non vuole firmare “decreto Pamela”

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Salvini lima gli ultimi dettagli del ‘decreto Pamela’ che lunedì sarà approvato dal Consiglio dei ministri. E’ importante sia ‘perfetto’ perché diventa immediatamente legge!

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In realtà i decreti sono due, uno si occupa di immigrazione e l’altro di sicurezza, ma nascono insieme perché sono questioni totalmente dipendenti l’una dall’altra.

I punti fondamentali riguardano: il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio; l’abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari (che esistono solo in Italia), sostituiti con permessi per meriti civili o per cure mediche; l’ampliamento dei reati che provocano la revoca del permesso (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale); la revoca della protezione umanitaria ai cosiddetti “profughi vacanzieri”; l’esclusione del gratuito patrocinio nei casi in cui il ricorso è dichiarato improcedibile o inammissibile.

Vox ne ha parlato diffusamente:

Accolti come profughi tornano a casa in vacanza, a spese nostre

Svolta Salvini: niente più avvocati gratis ai profughi

Vox

“Sarà più difficile fare i furbetti per gli immigrati che arrivano in Italia”, ha avvisato Salvini.

Fonti del Viminale fanno sapere che “non c’è stato alcun cambiamento nella sostanza dei provvedimenti”, ma solo modifiche di forma per rispondere pienamente ai requisiti di necessità e urgenza richiesti dalla legge per l’emanazione di un decreto.

Particolarmente interessante la norma che consentirà l’espulsione anche di coloro che, già in possesso di cittadinanza, che incorrono in reati gravi: basterà una condanna in primo grado.

E Di Maio mette a cuccia le zecche rosse guidate da Fico, dopo avere fatto lo stesso col ministro Tria che aveva provato a creare frizioni parlando di ‘reddito di cittadinanza ai migranti’: “Noi votiamo ovviamente decreti che hanno quello che c’è nel contratto nel loro testo”, ha fatto sapere da Pechino.

L’unico vero problema è l’abusivo al Colle. Secondo l’HuffingtonPost, infatti, il presidente della Repubblica potrebbe non firmare i decreti se il testo rimarrà quello fatto trapelare in queste ore (e, a quanto pare, arrivato al Quirinale nonostante il leghista abbia dato indicazione di non farlo).

Vedremo. Non crediamo Mattarella avrebbe coraggio di farlo. Se lo farà, il popolo saprà che c’è lui dietro ogni profugo che stupra.

Ps. Perché Salvini non lo chiama ‘Decreto Pamela’? In politica, i simboli contano quasi quanto la sostanza.




Un pensiero su “Mattarella non vuole firmare “decreto Pamela””

  1. Azzardo una previsione: Mattarella respingerà il decreto una prima volta. Salvini avrà già previsto un’ulteriore limatura (vedrete che la parte relativa alla perdita della cittadinanza salterà purtroppo) e quindi sarà ripresentato e necessariamente approvato obtorto collo dal personaggino del quirinale.
    Se respingesse una seconda volta il decreto senza ragioni di ordine costituzionale che infatti non ci sono, Matterella stavolta rischierebbe davvero di essere messo in stato d’accusa.
    Ricordo che negli ultimi interventi Salvini ha ribadito di voler togliere il permesso di soggiorno ai criminali, senza ripetere però di voler togliere pure la cittadinanza a quelli che l’hanno ottenuta: avrà già messo in conto che quello è il prezzo da pagare per costringere il quirinale a firmare.

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