Tre anni dopo un record di arrivi in Europa di 1,3 milioni di clandestini, gli italiani dimostrano di essere il popolo meno compromesso intellettivamente.
L’Italia è infatti il Paese europeo i cui cittadini sono meno favorevoli all’accoglienza.
Il Pew Research Center ha condotto la scorsa primavera una ricerca, chiedendo quanti europei fossero favorevoli all’accoglienza dei veri profughi: quelli veri, non gli africani in fuga dalla guerra in Siria.
E solo il 56% degli italiani e’ favorevole all’accoglienza, mentre il 32% e’ contrario persino ad accogliere chi fugge dalla guerra. E non sbaglia, meglio rimangano nei Paesi vicini, aiutati, per poi tornare a casa.
Il Pew ha interrogato adulti sopra i 18 anni in 18 paesi tra cui dieci paesi europei in prima linea sul fronte delle migrazioni: oltre a Usa, Canada, Messico, Australia, Sudafrica, Russia, Israele e Giappone, hanno partecipato Spagna, Olanda, Germania, Svezia, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Polonia, Ungheria, Giappone, Sudafrica, Russia e Israele. Circa tre quarti degli interpellati in Spagna (86%), Olanda (83%), Germania (82%), Svezia (81%) Francia (79%) e Regno Unito (74%) si sono detti favorevoli ad accogliere profughi, con la Grecia al 69% e Italia al 56%.
Solo l’Est risulta meno compromesso dell’Italia. A dimostrazione di come il consumismo abbia fatto più danni del comunismo.
In Polonia il partito dell’accoglienza e’ risultato del 49 per cento, mentre solo un terzo (il 32%) degli ungheresi e’ favorevole ad aprire le frontiere alle persone in fuga: la linea dura del premier Viktor Orban prevale al 54%.
Ripetiamo: non si parla dei clandestini, ma di veri profughi. Nel primo caso i contrari sono oltre l’80 per cento.