Ergo: che cazzo li importiamo a fare gli immigrati se, a breve, in un Paese con oltre il 10 per cento di disoccupati (e molti di più quelli occupati solo sulla carta), 1 lavoro su 2 sparirà?
Operaio marocchino licenziato dopo 30 anni: “Al tuo posto c’è un robot”
E’ lo scenario di uno studio Ocse che analizza l’evoluzione del lavoro nei Paesi industrializzati. Ad alto rischio di automazione in Italia sono il 15% dei posti, ovvero occupazioni che hanno un rischio di sostituzione pari al 70%, mentre il 35,5% ha un rischio significativo, ovvero tra il 50% e il 70% di probabilità La situazione però varia molto da regione a regione e tra i diversi settori.
E secondo le stime, il Veneto, alta densità di immigrati, è maggiormente a rischio rispetto alla Sardegna perchè ha il più alto numero di occupati nei cinque lavori a rischio più elevato: assistente alla preparazione alimentare, autista, lavoratore nelle costruzioni, operatore di macchina, netturbino.
Viene da sorridere quando si legge di ‘emergenza natalità dobbiamo importare immigrati’: per fare cosa? Siamo all’alba di una rivoluzione tecnologica che farà scomparire la metà dei lavori.
Insomma, chiudete le frontiere, arrivano i robot!