Toscani attacca Salvini, difende Benetton e organizza il Rom Pride

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Solito delirio di Oliviero Toscani a La Zanzara, programma di Radio 24.

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Prima ha commentato la copertina del Time dedicata a Matteo Salvini: «voi non sapete quante persone importanti sono andate su quella copertina, anche Hitler e Mussolini, non c’entra assolutamente nulla. Le cose che dice Salvini sono come una scoreggia, una scoreggia non può parlare, e le scoregge puzzano. Lui ha un consenso molto alto? Ma non vuol dire niente, anche Mussolini aveva un grande consenso. Gli italiani hanno sempre bisogno del Duce, che sia rosso, che sia nero, adesso abbiamo il duce verde. Gli italiani hanno bisogno del Duce, come da giovani abbiamo bisogno della mamma, di uno che voglia loro bene, dia loro sicurezza. Hanno bisogno di una mamma».

Poi sulla strage di Genova e difende i suoi datori di lavoro: «finalmente hanno trovato il responsabile per il crollo del ponte, sono io il colpevole. Basta vedere il fotomontaggio che hanno fatto quei 4 cretini, e anche male. Quella è la creatività dei cretini. Se me la sento di scagionare completamente i Benetton? Io non posso dir niente. Finchè non ci sarà una sentenza con le responsabilità e con tutto, non si può dire niente. In più i Benetton sono il 30% di una società. Meglio di loro non c’è nessuno». E attacca il ministro Toninelli: «quel Toninello del cazzo, dice che bisogna mettere una piastrella, pensa che un ponte sia un cesso pubblico. Ha capito tutto. Credete che ci sia un interesse a far cadere il ponte perché lo dice quello lì che fa finta di fare il ministro con quella faccia lì da bergamasco? Ha detto anche che non possiamo aspettare i tempi della giustizia. Ma neanche Mussolini diceva così. Vi rendete conto a chi siamo in mano?».

Riesce a sparare cazzate radical chic anche sulle chiusure domenicali dei negozi: «è incredibile. Uno lavora quando vuole. Io posso andare in giro per i negozi solo la domenica, perché sennò non ho tempo. Sfruttati cosa? Vanno a lavorare, punto. E’ solo un controsenso, è ridicolo. Se io voglio comperare alle 3 di notte lo faccio, a me piace vivere a New York proprio per questo. Stiamo vivendo un’amministrazione da terzo mondo, mentalità da bigotti. Quella di andare alla messa la domenica, quella di mangiare pesce il venerdì. Ma non rompetemi i coglioni, io vado a comperare prima di tutto quando ho tempo, alla domenica io non vado alla messa e vado al supermercato, andare al supermercato è molto più religioso. Poi c’è l’aria condizionata. E’ la cattedrale moderna, tu entri e ci sono tutti i miracoli, paghi due e prendi tre. Lì c’è il vero miraggio, guardi, ti informi, scegli il pacchetto migliore. Comunque se vuoi conoscere un paese, vai nel supermercato».

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Le regole nascono per proteggere i più deboli. Il precario non può rifiutarsi di lavorare la domenica, per questo serve una legge che vieti o regoli la cosa. Proprio per non diventare un cesso multietnico come New York, dove vive bene una élite ricca come Toscani con a disposizione schiavi di tutto il mondo aperti alle 3 di notte perché a quelli come Toscani può venire il capriccio di fare la spesa.

Meglio rinunciare alla spesa la domenica o sorbirsi il tipo di società che – anche – i negozi aperti la domenica creano?

Infine annuncia una delirante manifestazione a supporto degli zingari a Roma il 14 ottobre: “Rom Pride, per proteggere i rom”.

Sulla Diciotti: «Hai visto che quelli della Diciotti sono scappati tutti? Sarei scappato anche io subito, hanno fatto bene».




Un pensiero su “Toscani attacca Salvini, difende Benetton e organizza il Rom Pride”

  1. Ormai la sinistra è ipercapitalista e se ne frega dei diritti dei lavoratori, non a caso il PD ha eliminato l’unica cosa decente che la sinistra italiana ha prodotto nella sua storia, l’articolo 18, con il quale finalmente i lavoratori venivano trattati come esseri umani, e non più come schiavi, anche se però i fannulloni ne hanno abusato.

    Va ritenuto perciò normale che un esponente radicalchic come il tizio in questione, ritenga sia normale l’apertura domenicale degli esercizi commerciali. Da notare inoltre come lo stesso, faccia un attacco alle tradizioni cristiane – che impongono di non lavorare la domenica – che sono le tradizioni dell’Italia, paese che, può piacere o meno, è di religione cristiana. Va inoltre aggiunto, che queste cose, in una trasmissione-spazzatura come La Zanzara, può dirle più liberamente che altrove.

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