Già libere le profughe che hanno bastonato i carabinieri

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Sono già state scarcerate le cinque profughe che avevano preso a bastonate, graffi e morsi i Carabinieri che erano intervenuti presso la sede del Cenacolo Domenicano per porre fine alla rivolta delle migranti.

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Rivolta per la paghetta che, secondo loro, non viene corrisposta da mesi.

Ma leggiamo il modo ridicolo con cui tratta il tema un giornalino locale:

[…] Insomma il governo “gialloverde” promette ma di soldi non me manda e allora, oltre ad andarci di mezzo gli italiani (vedi i genovesi rimasti senza casa per il crollo del ponte Morandi), ci vanno soprattutto i richiedenti asilo come le giovani ospiti del Cenacolo Domenicano. Le quali, esasperate per non ricevere le loro spettanze economiche, hanno inscenato una protesta contro gli addetti della struttura, impedendo a questi ultimi di accedere all’interno del Centro. Le più arrabbiate, una ventina di ospiti, hanno bloccato il cancello d’ingresso e non c’è stato verso per convincerle a rimuovere sedie, materassi e altri oggetti posizionati a ridosso del cancello. A quel punto i responsabili del Cenacolo hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri ma anche a loro le migranti hanno impedito l’accesso, per cui i militari si sono visti costretti ad arrampicarsi sui muri di cinta e scavalcarli. La rabbia delle migranti per il mancato pagamento della diaria è stata più forte della paura delle conseguenze per l’arrivo dei Carabinieri. La rivoltose hanno giocato la disperata carta dell’aggressione fisica dei militari. Le donne, usando soprattutto i denti e le unghie, hanno messo kappaò, o quasi, sei o sette Carabinieri in quanto li hanno graffiati e li hanno morsi, lasciando i segni sulla pelle dei militari dell’Arma. Alla fine, però, a prevalere sono stati i Carabinieri, che, dopo aver riportato la calma e riaperto il cancello della struttura, hanno arrestato cinque migranti, quelle che si sono rese responsabili della sommossa e dell’aggressione dei militari.

Lo stato del giornalismo italiano è pietoso. Per non dire marchettaro.

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Ma nonostante le bastonate, i graffi e i morsi, ieri mattina, giovedì 13 settembre, le cinque arrestate, tre arrivate dalla Nigeria e due provenienti dalla Costa d’Avorio, sono state processate per direttissima dal Giudice Monocratico Federica Piccione e scarcerate.

Come richiesto dal Pubblico Ministero Andrea Palmieri l’arresto è stato convalidato ma subito dopo il Giudice Monocratico ha ordinato l’immediata scarcerazione delle cinque donne non sussistendo le esigenze cautelari.

Insomma, se sei una nigeriane in fuga dalla guerra in Siria, puoi bastonare i carabinieri.

Non solo. Le delinquenti sono state assistite d’ufficio dall’avvocato Salvatore Marziano. A spese dei contribuenti.

Li manteniamo. E se pestano i carabinieri paghiamo loro anche l’avvocato: che le fa uscire. Per tornare a farsi mantenere.




Un pensiero su “Già libere le profughe che hanno bastonato i carabinieri”

  1. …..E Salvini ha promesso di assumere altre unità di ”forze dell’ordine”…vorrei tanto dirgli che non ci dervono altri eunuchi o se preferisce altri colapasta per svuotare una fontana che continua a gettare a tutta forza essendo il rubinetto ancora completamente aperto.
    La smagistratura Salvini….(tanto per cominciare)…chiudi quel bastardo rubinetto.E dopo fai usare le pistole appese alle fondine che bastano e avanzano per la caccia alle carogne….altro che taser del cazzo o aqua-gun da spiaggia….Faresti solo consumare altri soldi allo stato italiano per nulla, visto che i nuovi assunti partirebbero già castrati….

I commenti sono chiusi.