“42 presunti profughi pronti a denunciarmi. Per me sono altre 42 medaglie! La pacchia è finita, prima gli italiani!”. Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando la notizia dei 42 clandestini che erano a bordo della nave Diciotti pronti a costituirsi parte civile in un eventuale processo. Con i buoni uffici delle varie Ong finanziate da Soros che li scorrazzano in giro per l’Italia.
Il mondo alla rovescia: delinquenti che pagano per venire in Italia a gozzovigliare che denunciano chi difende i confini. Tutto questo, per la complicità di un noto magistrato di estrema sinistra. Che poi fa la vittima se qualcuno lo definisce ‘zecca rossa’.
A dare la notizia è stata tal Giovanna Cavallo, del famigerato Team di Baobab in una conferenza stampa: “Quarantadue migranti – ha detto – sono pronti a costituirsi parte civile nel processo penale contro Salvini e a presentare una richiesta di risarcimento danni per detenzione illegittima a bordo della nave”.
Quel magistrato rosso ha arrecato un grave danno all’Italia, sia in termini di immagine della nazione all’estero, sia riguardo alla lotta all’immigrazione clandestina: gli zulu e baluba che vogliono venire qui illegalmente ora sanno che hanno i giudici dalla loro parte.
Il gravissimo intervento di Patronaggio ha dei connotati eversivi.
Qui ci vorrebbe un’interrogazione parlamentare e magari anche una commissione d’inchiesta sulle gravi ingerenze di certa magistratura nell’attività politica dello Stato.