La legge e le regole “valgono per tutti, senza aree di privilegio per nessuno. Neppure se investito di pubbliche funzioni. Neppure per gli esponenti politici”. A dirlo, in quello che sembra un chiaro riferimento al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il quale sottolinea che i magistrati sono legittimati “dalla Costituzione” e non da “orientamenti elettorali”.
Comodo, quando chi la applica fa parte della tua combriccola. Ricordiamo che Mattarella è stato nominato da un Parlamento eletto con una legge incostituzionale: ergo, lui è un Presidente abusivo e incostituzionale.
E questo dobbiamo pure tenercelo fino al 2022…