E’ stato rimesso in libertà senza alcuna misura il 25enne nigeriano ospite del centro di accoglienza “Don Orione” di Grotte di Castro arrestato dai carabinieri perché stava molestando mamme e bambini in un parco cittadino.
Non contento delle molestie, il nigeriano, alla vista delle divise chiamate dalle donne, si è scagliato contro i militari. A farne le spese è stato il comandante, aggredito a calci e pugni mentre cercava di fermare il giovane per identificarlo. Taser, ci vuole il taser ovunque.
Ai militari non è rimasto altro che bloccare e trarre in arresto il richiedente asilo, non nuovo ad analoghe intemperanze e per questo già colpito da una diffida del prefetto per la quale “rischia” la revoca della misura d’accoglienza.
Accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, il 25enne ieri mattina è comparso davanti al giudice Roberto Colonnello che, convalidando l’arresto ma, come dicevamo, lo ha rimesso in libertà senza alcuna misura, nonostante il pubblico ministero avesse chiesto l’obbligo di firma. Il ‘tremendo’ obbligo di firma!
Più che obbligo di firma, avrebbe dovuto richiedere l’obbligo di “ics” per questa scimmia senz’altro analfabeta.
Comunque questa magistratura così garantista verso gli immigrati sta compromettendo le istituzioni statali in quanto tali.
E se lo Stato finisce per venire meno, non ci si lamenti se poi il Popolo comincia a farsi giustizia da sè, perchè è scontato e fisiologico!