11/9: LA STRAGE ISLAMICA CHE DOVEVA RISVEGLIARE L’OCCIDENTE

Vox
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Dopo l’attacco terroristico del 2001, molti, e lo confesso, anche io che sto scrivendo, pensarono che quella immane tragedia avrebbe svegliato le coscienze e le società occidentali dal lungo intorpidimento mentale che le stava conducendo nel baratro multietnico e che aveva permesso, in modo pacifico – ecco l’atroce differenza rispetto al passato – l’invasione senza freni di una popolazione ostile.

Nulla di tutto questo, sono passati 17 anni, e sono passati invano. Il Sistema ha utilizzato le stragi per guerre ‘umanitarie’: invece di proteggere i nostri confini, siamo andati a violare quelli degli altri.

Anzi. Gli attentati si sono moltiplicati – perché la popolazione ostile è cresciuta – ma in molti, ancora, dormono il sonno dello stolto. O di chi non vuole vedere per non prendere decisioni difficili.

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Il dramma è, prima di tutto, la classe dirigente che guida le nazioni occidentali. Totalmente inadeguata, frutto di una evoluzione in una società opulenta – e la nuova generazione di 40/50 enni che si sta affacciando al potere è ancora peggiore della precedente – non è assolutamente in grado di fare fronte a sfide non previste: dopo la caduta del muro – un dramma storico – si parlava di ‘fine della Storia’, e a quella fine si erano preparati i ventenni di allora. Ma era, invece, la fine di un periodo senza paralleli di equilibrio e stabilità che rimpiangiamo e la transizione verso una nuova guerra, non più tra blocchi, ma dentro le nostre nazioni, tra le nostre strade: a questa guerra, la classe dirigente selezionata in un periodo di pace e ricchezza senza pari non era pronta.

Probabilmente non vuole essere pronta, fingendo di non vedere quello che sta accadendo, con la speranza che scompaia da sé: non accadrà, il problema non affrontato si ingigantisce. Il tumore che definiscono immigrazione cresce. E il nemico è ora sempre più radicato nelle nostre società. E’, addirittura, in alcune delle nostre case attraverso i matrimoni misti: è nel Sancta Sanctorum. Perché ricordate sempre: un terrorista uccide una volta, l’integrazione ogni giorno.

E più tempo passa, più sangue dovrà essere versato per riprenderci quello che è nostro. La nostra pace e la nostra tranquillità: che ha sempre un prezzo. Alto, ‘grazie’ a chi predica la dissoluzione della nostra civiltà.




Un pensiero su “11/9: LA STRAGE ISLAMICA CHE DOVEVA RISVEGLIARE L’OCCIDENTE”

  1. Personalmente non credo affatto alla versione ufficiale che fa acqua da tutte le parti, ma piuttosto al ben più probabile “inside job” dei neocon americani in combutta con Israele, realizzato dal Mossad col tacito consenso della CIA.
    Detto questo, ricordo distintamente che il giorno dell’attentato nel mondo arabo l’evento venne accolto con gioia dalle popolazioni musulmani, addirittura con manifestazioni pubbliche e feste di piazza.
    E questo mi ha aperto gli occhi sugli islamici: non sarebbero oggettivamente capaci di fare attentati così elaborati, essendo dei trogloditi involuti, ma ci odiano ed hanno il profondo desiderio di distruggerci.

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