Traini depone fiori sulla lapide per Pamela

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A Casette Verdini (Pollenza), nel punto dove vennero ritrovate le valigie contenenti i poveri resti di Pamela Mastropietro, fatta a pezzi dai profughi nigeriani, è stata inaugurata una lapide in sua memoria.

Presente alla cerimonia anche Mirko Traini, che ha voluto personalmente portare un mazzo di fiori da parte del fratello Luca, l’italiano di Tolentino che il 3 febbraio sparò nel mucchio dello spaccio africano locale. Colpendo anche il compagno di stanza di uno dei profughi indagati.

Durante l’inaugurazione, la mamma di Pamela, Alessandra Verni, ha lanciato un appello: “Aiutateci a trovare verità e giustizia”.

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“Pamela, al di là dei suoi problemi personali, poteva essere la figlia, la sorella, la nipote o l’amica di tutti. Ora abbiamo bisogno di aiuto per buttare giù i muri che circondano la vicenda: lo dobbiamo a Pamela ma anche a tutti voi, perché siete una magnifica comunità che non si merita quanto è accaduto”, ha detto lo zio della ragazza. “Mi unisco alle parole di mio fratello. Per favore, aiutateci – ha aggiunto Alessandra Verni -, perché qui mi sembra sia tutto morto. Volete forse un’altra Pamela?”.

No. Per questo più di una lapide è il prossimo decreto anti-immigrazione che deve portare il suo nome.

L’abbiamo detto più volte: liberate Luca Traini. E’ stato l’ultima vittima dei governi Pd.