In Francia è vietato portare il burqa. In Corsica, che è Francia solo legalmente, è visto come un simbolo dell’occupazione islamica favorita anche dal governo centrale per annacquare l’identità corsa (che è italiana).

Qualche giorno fa una donna si è presentata in un ospedale dell’Alta Corsica, nel comune di Poggio-Mezzana, completamente ricoperta. Il medico l’ha invitata a toglierlo per poterla visitare.

Al rifiuto, insistito, non può fare altro che spiegarle che non sarà in grado di esaminarla e invitarla quindi ad uscire.

“Le cose non finiranno qui”, la minaccia dell’islamica.

E infatti, più tardi arriva il marito musulmano che sfodera una pistola automatica e l’appoggia sulla scrivania. Poi la rimette in una borsa e se ne va. Chiaro, no?

Ora la procura di Bastia ha aperto un’inchiesta: “Non c’è posto in Corisica per il fondamentalismo e l’islamismo. La nostra isola è e resterà una terra di libertà e tolleranza”, ha commentato il presidente corso Simeoni.