Ci sono 18 moschee a Bologna, ovviamente abusive o ‘ufficiose’ come le definiscono quei burloni del PD. Per un esercito di 44mila fedeli musulmani che infestano l’area bolognese.
Parola di tal Yassine Lafram, presidente e portavoce della famigerata Ucoii, l’estremista unione delle comunità islamiche italiane, finanziata direttamente dallo Stato wahabita dell’Arabia Saudita. Lo stesso che finanzia i terroristi islamici.
Lafram era ospite della commissione affari generali del Comune. Dove si è parlato della nuova grande moschea che il sindaco Pd vuole di fatto regalare all’associazione saudita.
Diciotto le sale di preghiera censite in città, sulle 1.251 che l’Ucoii calcola a livello nazionale. Una vera e propria invasione.
Ma le vere “moschee costruite mattone su mattone, cioè architettonicamente tali”, sottolinea Lafram, sono solo cinque (due in Emilia-Romagna, a Ravenna e Forli’). E sono anche troppe.
L’imam ha anche minacciato la Lega e il resto del centrodestra: “Sicuramente non siete razzisti, però lo sembrate per i ragionamenti che portate avanti”. Parole “oltremodo offensive e fuoriluogo”, ha reagito Francesco Sassone (Fi).
Il posto dei musulmani non è l’Italia. Questo non è razzismo, è difesa della propria identità. Qui non c’è posto per voi.
Il problema è la sinistra anticristiana e della sua lotta contro la chiesa mai interrotta dalla breccia di porta Pia.