Cardinale contro Bergoglio: “Deve rispondere, suo silenzio uccide”

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“I dubia devono avere una risposta, o prima o dopo”, “mi aspetto una risposta semplice, sì o no, basta, non è complicato”.

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Attacca così il cardinale statunitense, Raymond Leo Burke, in una conferenza al Senato promossa nell’anniversario della scomparsa del cardinale Carlo Caffarra, in cui ha risollevato la questione dei “dubia”, le domande avanzate al Papa da quattro cardinali, tra cui lo scomparso Caffarra, per fare chiarezza dopo la pubblicazione del documento ‘progressista’ di Bergoglio, Amoris Laetitia. Una resa alla mondanità moderna.

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Burke ha aggiunto che resta in piedi anche l’iniziativa della “correctio filialis” al Papa anche se ha precisato, “parlarne ora è complicato” ma, “restano i dubia che sono ai fondamenti della vita cristiana e devono avere una risposta”, “io spero ogni giorno e prego ogni giorno per questo”. Rispondendo a una domanda, Burke ha adombrato anche la possibilità che il silenzio del Papa sui “dubia” abbia influito sul peggioramento delle condizioni di salute di Caffarra, poi scomparso.

Ma il silenzio sembra il linguaggio preferito di Bergoglio.