Meno di un mese fa la polizia tunisina e l’antiterrorismo catturarono nove terroristi islamici su un barcone diretto verso l’Italia.
Solo due giorni fa oltre 400 delinquenti sono evasi delle carceri di Tripoli, approfittando degli scontri tra milizie: tra loro molti jihadisti.
Ieri duemila clandestini sono invece fuggiti da un centro di detenzione nei pressi dell’aeroporto di Tripoli:
Fortunatamente la situazione sul campo sembra tornata alla normalità, perché se il governo di Al Serraj dovesse cadere, con lui cadrebbe anche il blocco navale italo-libico: e non avremmo altra scelta che inviare i militari.
Ma anche se la situazione come pare tornerà stabile, rimane il problema di quasi 2.500 ex detenuti e clandestini, tra i quali molti jihadisti, pronti a salire sui barconi: chiudere i porti è ancora più urgente.