Profughi spaccano la faccia ad agente: “Siete razzisti”, liberi

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Hanno rifiutato il controllo. Non intendevano esibire i loro documenti e alla seconda richiesta degli agenti hanno dato in escandescenza giocando il jolly ‘razzismo’: «Andate affanculo, siete razzisti», hanno gridato i due giovani nigeriani ai poliziotti della Polfer che venerdì pomeriggio scorso hanno osato fermarli li hanno nel sottopassaggio della stazione di Mestre.

E dopo le offese, l’aggressione: perché hanno il totale senso di impunità.

Una furia, tanto che per fermarli, in attesa del taser, non è stato facile, ci sono volute altre squadre.

I due hanno cercato di evitare il controllo sostenendo che non ci fosse alcun diritto di fermarli. Uno di loro, poi, ha mostrato una carta d’identità e la fotocopia di una richiesta di asilo politico scaduta.

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Ed è stato proprio il profugo il primo a colpire uno degli agenti con una testata, supportato dal complice che lo ha spintonato con violenza. In quegli attimi concitati sono intervenute anche due guardie giurate che, insieme ad altri agenti, sono riuscite a fermare la coppia di richiedenti asilo. Alla fine, I.P., di 22 anni e O.E., di 25, sono stati arrestati.

Arrestati ma subito liberati: udienza rinviata al 14 settembre. Intanto uno degli agenti è finito in ospedale.

E proprio in vista della sperimentazione del Taser, Salvini pensa di allargarne l’utilizzo anche sui treni, spesso teatro di violenze e aggressioni.

“In prospettiva mi piacerebbe che fosse presente in tanti ambienti, penso ad esempio ai treni su cui si viaggia. Non può essere un’avventura viaggiare sui treni”, sottolinea il ministro, approfittandone per salutare la capotreno che rischiava di perdere il posto di lavoro dopo aver fatto un inusuale messaggio all’altoparlante per chiedere agli “zingari” di scendere dal convoglio.

“Bentornata a quella capotreno che ha chiesto educatamente a due zingari di non rompere le palle”, ha detto Salvini. Quanto hai dubbi avanzati da Amnesty International sul taser, sul fatto che comporterebbe dei rischi per la salute, Salvini replica che “è una cosa che funziona in decine di paesi al modo, la sperimentiamo noi ma in Italia è pericolosa e anche un po’ fascista. La sperimentazione inoltre parte sotto il controllo medico e scientifico”. Per Salvini il taser aiuterà la polizia a lavorare meglio: “Se sparano vengono pure messi sotto inchiesta quindi con la pistola elettrica si dà una garanzia in più a loro e una sicurezza in più ai cittadini”. L’obiettivo è “far lavorare nelle migliori condizioni possibili i ragazzi e le ragazze che indossano la divisa”.