La vergognosa circolare: lavoro prima agli immigrati

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Ce ne sono circa 200mila che vivono in hotel a spese degli italiani. E ora, una circolare del governo eletto per espellerli (visto che sono nel 95% dei casi finti profughi), vuole anche farli lavorare al posto dei nostri disoccupati

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Il 27 agosto è stata emessa una circolare congiunta, tra l’Anpal e il ministero del Lavoro, che permette ai richiedenti asilo di poter inoltrare la domanda di iscrizione alle liste di disoccupazione presso i centri di impiego. Anche se sprovvisti di residenza, basta avere come requisito quello della dimora abituale in un centro di accoglienza, come già indicato dall’Anpal in una nota datata il 23 maggio scorso: “Il requisito della residenza anagrafica è soddisfatto dal luogo di dimora” del richiedente di protezione internazionale. L’indicazione contenuta nella circolare dovrà “garantire parità di trattamento delle persone su tutto il territorio nazionale e l’accesso da parte dei cittadini stranieri alle misure di politica attiva del lavoro” per dare efficacia alla “strategia di integrazione socio- lavorativa”.

I centri dell’impiego dovranno recepire la circolare e conformarsi alle disposizioni della medesima. Il governo dovrà sollecitare i Comuni a iscrivere i soggetti richiedenti asilo ai centri dell’impiego oppure non dovrà tener conto della residenza come requisito all’iscrizione alle liste di collocamento dei richiedenti. Inoltre, si pone un problema: la circolare sarebbe in contrasto con l’articolo 5, comma 3 del decreto legislativo 142/2015. L’articolo in questione riconosce la dimora abituale solo ai fini riguardanti l’iscrizione all’anagrafe e non pone come requisito fondamentale quello della residenza anagrafica.

E’ soprattutto in contrasto con la linea ‘Prima gli Italiani’ di Salvini e il contratto di governo.

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Non è chiaro se la circolare sia stata condivisa dal ministro del Lavoro Di Maio o il risultato della burocrazia interna ancora legata al vecchio regime. Propendiamo per la seconda ipotesi, visto che è firmata da burocrati interni. In ogni caso: vergognoso.

Secondo questa oscena circolare, basterebbe sbarcare in Italia, chiedere asilo, e si avrebbe diritto alla ‘disoccupazione’.

Non solo. Mentre i lavoratori italiani devono usare i soldi dello stipendio per pagarsi vitto e alloggio, ai richiedenti asilo lo garantiscono i contribuenti italiani: ergo una gravissima concorrenza sleale.

Solo oggi, dati Istat, sono diminuiti gli occupati: a Luglio, quando di solito i lavori estivi prosciugano la disoccupazione.

Questa circolare va stracciata. Qualcuno, nell’apparato statale, sta sabotando Salvini.




Un pensiero su “La vergognosa circolare: lavoro prima agli immigrati”

  1. Ne parla sull’ottimo quotidiano “La Verità” di Belpietro del 30 agosto un articolo a pag.13 firmato da Fabio Amendolara, che specifica che l’ultima parola su questo provvedimento spetterà comunque al Viminale che ovviamente sarà contrario.
    Diciamo una cosa: se anche Di Maio fosse all’oscuro di questa circolare, è comunque sua la responsabilità del tradimento dei suoi collaboratori venduti al nemico. I grillini non hanno non dico epurato ma neanche rimesso in riga i suoi funzionari. Vedi Toninelli con gli “scafisti di Stato” della Guardia Costiera che remano contro Salvini.
    Quando il M5S, sempre molle ed ondivago nonché profondamente inquinato da un retaggio di sinistra, accetterà finalmente di far sua la politica sovranista di cui solo Salvini con la sua Lega è autentico portatore in questo governo, allora anche l’apparato statale comincerà a lavorare davvero per la Nazione e non più per il PD.

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