Ecco i preti che si prenderanno 40 clandestini della Diciotti

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Il Vaticano procede alla capillare distribuzione dei clandestini della Diciotti in tutta Italia: perché il cancro deve estendersi il più possibile.

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Sono una quarantina i clandestini della nave Diciotti che nelle prossime ore verranno accolti nelle prime diocesi italiane: Milano, Terni-Narni-Amelia, Capua, Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Frosinone-Veroli-Ferentino e Firenze. Complessivamente i parroci à la Biancalani che hanno offerto disponibilità sono oltre 40, insieme alla Comunità Papa Giovanni XXIII, alla Comunità Nuovi Orizzonti e alla Cooperativa Auxilium che gestisce il Centro “Mondo Migliore” di Rocca di Papa e altre strutture simili.

A fare il punto della situazione con il Sir questa mattina è don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio nazionale delle comunicazioni sociali.

“Ciò che maggiormente ha colpito in questi giorni – sottolinea Maffeis – è la disponibilità generosa, gratuita e spontanea delle nostre Chiese locali. Noi non abbiamo fatto alcun appello. La Chiesa italiana ha una tradizione d’accoglienza reale: nelle diocesi ci sono già tra le 26mila e le 28mila persone accolte”. Che vi rendono un sacco di soldi.

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Avere dato a questi affaristi che si nascondono dietro la tonaca 100 clandestini (per i quali, caso unico, non pagheremo i soliti 35 euro a testa ma che comunque vivranno nelle nostre città) è stato un grave errore politico.

La Chiesa ha a disposizione tutti questi posti, ma li tiene vuoti in attesa dei clandestini. Mentre gli italiani dormono in auto: dove è il Vangelo?