Come nel ’44, migranti fuori controllo: stuprano donne e bambine

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Siamo di nuovo nel 1944. Siamo alle Marocchinate 2.0

In quei terribili giorni, le truppe coloniali francesi scatenarono l’inferno. Un’orda senza controllo si schiantò come un’onda di tragedia su gente inerme, che aveva una sola ‘colpa’: quella di essere italiani.

E oggi, con le truppe coloniali che il Pd ha scatenato contro il proprio popolo, dopo averle traghettate in Italia con l’ausilio e la complicità delle famigerate Ong, stiamo assistendo ad una rivisitazione tragica del 1944.

Stiamo parlando di 1.000 stupri all’anno: ogni giorno, 3 immigrati stuprano una donna. Sono numeri mostruosi.

Numeri che trovano conferma scorrendo le notizie di quello che sta avvenendo nelle ultime settimane: sembra di essere di nuovo in quei giorni drammatici, durante i quali intere popolazioni vennero massacrate dai soldati afroislamici sbarcati: allora furono i nostri nuovi ‘alleati’ a traghettarli, col consenso del governo abusivo di allora, quello di Badoglio e del Re. Oggi ci pensano le Ong e la Diciotti.

Protagonisti delle violenze di allora furono 7 mila soldati africani con la divisa francese, una divisione speciale del Cef (Corps expéditionnaire français en Italie). I Goums Maroucains, detti “Goumiers”. Brutali. Come gli stupratori di importazione di oggi.

Proviamo a leggere i drammi di allora insieme a quelli di oggi, scopriremo che nulla è cambiato.

Ad Ausonia decine di donne furono violentate e uccise, e lo stesso capitò agli uomini che tentavano di difenderle. Dai verbali dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra risulta che anche “due bambini di sei e nove anni subirono violenza”.

Brutale stupro a Parma, 45 giorni di prognosi

A S. Andrea, i marocchini stuprarono 30 donne e due uomini; a Vallemaio due sorelle dovettero soddisfare un plotone di 200 goumiers; 300 di questi invece, abusarono di una sessantenne. A Esperia furono 700 le donne violate su una popolazione di 2.500 abitanti.

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Cingalese stupra minorenne a Milano

Anche il parroco, don Alberto Terrilli, nel tentativo di difendere due ragazze, venne legato a un albero e stuprato per una notte intera. Morirà due anni dopo per le lacerazioni interne riportate.

Rimini, venditore di rose stupra turista

A Pico, una ragazza venne crocifissa con la sorella. Dopo la violenza di gruppo, verrà ammazzata.

Jesolo, a 15 anni violentata in spiaggia: caccia a immigrato

Abbiamo di nuovo sbarcato truppe di giovani maschi africani in Italia. Individui brutali. Provenienti da paesi dove lo stupro non è reato e, anzi, come ha spiegato il ‘mediatore culturale’ della coop bolognese, dove sono convinti che è “peggio all’inizio, poi alle donne piace”. Paesi dove non si fa differenza tra anziane e bambini, tra donne e asini.

2 stupri in 2 giorni, immigrati scatenati: violentate donna e bimba di 9 anni

Han portato puttane ad Eleusi, e si lamentano se si comportano come tali.