Chemnitz, agente patriota disobbedisce e diffonde foto profugo assassino

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L’organizzazione di patrioti “Pro Chemnitz” ha pubblicato su Internet il mandato di cattura di un iracheno ritenuto responsabile dell’assassino del ragazzo tedesco Daniel H., ucciso a Chemnitz e poi arrestato.

Lo ha fatto grazie ad una ‘talpa’ tra le forze dell’ordine che ha così rotto il silenzio imposto dalle autorità sull’identità etnica degli assassini.

In questo documento autentico, appaiono i nomi dei due sospetti, Alaa Sheikhi e Yousif Ibrahim Abdullah. Così come i dettagli delle circostanze del crimine.

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Di Alaa Sheikhi, si legge che è un richiedente asilo politico tollerato, i cosiddetti richiedenti asilo il cui reclamo è stato respinto ma a cui è ancora permesso di rimanere in Germania (e in Italia).

I politici hanno definito il gesto della ‘talpa’ come un “atto inaccettabile”.

In una dichiarazione rilasciata dal suo avvocato, l’uomo, Daniel Zabel, che lavora come agente al ministero della giustizia sassone di Dresda, ha detto che voleva assicurarsi che “il pubblico sapesse cosa è successo”, accusando i media di “manipolare” la verità e le autorità di “mentire” alle persone per nascondere i crimini degli immigrati.

Ha detto di aver fotografato il mandato di arresto nella prigione dove il principale sospetto iracheno era stato inviato e l’ha inviato al gruppo “Pro Chemnitz”, che lo ha poi diffuso sui social media.

Voi capite, perché, i politici di centro, sinistra e destra globalista vogliono censurare la rete e i social network con la collaborazione degli stessi social.