Salvini prepara espulsioni di massa, verso accordi con Paesi terzi

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“Siamo al lavoro da tre mesi ma mi sembrano trent’anni, oggi ho scoperto che ho altri due capi di imputazione. Ma per me sono medaglie”.

Riguardo le nuove accuse: “Leggo ora che sono accusato di un nuovo reato: ricatto all’Unione europea. Stanno modificando il codice penale ad uso e consumo del ministro dell’Interno. Se è così, rivendico bonariamente di aver ricattato l’Unione europea”.

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“Non diro’ con quali altri paesi stiamo discutendo in termini di ridistribuzione dei migranti. Da Bruxelles mi dicono che i migranti devono esprimere il consenso a dove andare, e’ un concetto bizzarro perche’ se scappano da una guerra di sicuro non dovrebbero scegliere il villaggio vacanze. Ma per ora non diciamo con chi stiamo parlando. Lavoriamo in silenzio e comunicheremo a Bruxelles quanto ottenuto. Se Bruxelles condividerà la scelta bene, altrimenti andremo avanti lo stesso senza alcun problema”.

Non scappano da alcuna guerra. E il modo migliore per velocizzare le espulsioni e renderle davvero di massa, è accordarsi con un Paese africano in grado di fare da ‘campo di sosta’: una volta trasferiti lì centinaia di migliaia di clandestini africani con un ponte aereo di qualche volo a settimana, saranno loro stessi a tornare a casa. Ricordandosi improvvisamente che non ci sono guerre, da dove sono venuti.

Si scelga un Paese (o diversi Paesi ancora meglio) veramente povero, da dove non parte alcun clandestino (servono soldi per farsi traghettare in Italia) e lo si paghi 1 miliardo di euro (1/5 di quanto spendiamo ogni anno per tenere i fancazzisti in hotel.