Attivisti di sinistra difendono stupratori africani, vergogna a Taranto

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Ormai siamo al paradosso. Alcuni attivisti di estrema sinistra sulla spiaggia di Castellaneta Marina (Taranto) hanno contestato un presidio leghista, organizzato dopo che un 32enne marocchino, clandestino e già espulso sulla carta dal governo PD, è stato fermato con l’accusa di aver violentato una 17enne italiana.

A difesa dello stupratore, i ‘bagnanti’ hanno urlato ai leghisti, tra i quali c’era anche il deputato pugliese Rossano Sasso, “siete squadristi, squadristi di merda, fascisti”. E li hanno inviatati ad andare via: “Questo è un lido privato, ci state rovinando la domenica”. La domenica della ragazzina stuprata dal loro amichetto africano non la contemplano: ormai la sinistra si è ridotta ai ‘lidi privati’.

Nella frase ‘questo è un lido privato’ c’è tutta la sinistra moderna: radical chic e contro il popolo. Non disturbate le loro vacanze alternative.

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Un leghista ha risposto: “Fate pietà”. Per Sasso la contestazione in spiaggia è stata compiuta da “cinque-sei boldriniani arrabbiati contro i sorrisi del Popolo che ci ha ringraziato”.

Felice il governatore PD della Puglia, anche lui evidentemente stufo di chi contesta gli stupratori: “Anche i bagnanti pugliesi sono speciali.
Orgoglioso dei miei concittadini che sanno distinguere tra la brava e la cattiva gente. E noi stiamo dalla parte della brava gente senza distinzione di razza, di religione, di nazionalità”.

Così il governatore pugliese Michele Emiliano ha definito lo stupratore.