Festa del Sacrificio: sdegno per mattanza islamica in Italia

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La Festa islamica del sacrificio (o sgozzamento) fa scoppiare la polemica. Matteo Salvini twitta contro le macellazioni rituali e, inevitabile, la sinistra difende gli sgozzatori di animali.

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La Commissione Ue e Assocarni spiegano che l’abominevole pratica, che prevede lo sgozzamento dell’animale cosciente che muore lentamente e tra atroci dolori, è legale in Italia, purché fatta nei macelli (islamici), ma gli animalisti chiedono che il governo faccia una legge che imponga lo stordimento preventivo degli animali, per non farli soffrire.

Il problema è che per gli islamici la sofferenza della povera bestia è un elemento irrinunciabile del rito.

In Italia diversi musulmani sono state denunciate perché macellavano ovini abusivamente per la Festa.

L’animale viene sgozzato per ripulirlo del sangue come prevede la tradizione islamica: e deve morire per dissanguamento (mentre è cosciente) goccia a goccia.

«Oggi in tutta Italia i fedeli musulmani hanno celebrato la #festadelsacrificio, che prevede il # sacrificio di un animale, sgozzandolo – ha scritto Salvini commentando un video dell’intervento di un cittadino napoletano a difesa di un capretto -. A Napoli questo capretto è stato salvato all’ultimo ma nel resto del Paese centinaia di migliaia di bestie sono state macellate senza pietà». Sul social network immancabili si scatenano ironie ed insulti. C’è chi sostiene la posizione del vicepremier, altri postano sue foto che mangia carne, altri ricordano gli agnelli uccisi per Pasqua.

Il regolamento Ue impone lo stordimento preventivo degli animali prima della macellazione, ma, come sempre, permette ai singoli Stati di adottare deroghe per la macellazione rituale. Perché se lo fai per religione allora va bene: pazzesco.

L’Italia ha concesso le deroghe, prevedendo però che lo sgozzamento avvenga solo nei macelli autorizzati dal Ministero della Salute e alla presenza di un veterinario pubblico: come se il problema non fosse la sofferenza inutile dei poveri capretti, ma la salute di chi li consuma.

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Ma ai musulmani non basta nemmeno questo. E così, nonostante al di fuori la macellazione rituale sia illegale, molti fedeli islamici in Italia mantengono la tradizione di uccidere l’animale in casa.

Per questa ragione, in questi giorni ci sono state diverse denunce in Italia per persone (musulmane e non) sorprese a macellare abusivamente ovini: a Castelfiorentino (Firenze), Empoli, Argenta (Ferrara), Busto Arsizio, Milano, Loano (Savona).

L’associazione animalista Enpa ieri ha definito la macellazione rituale «pratica crudele a anacronistica» e ha chiesto un intervento del governo a tutela degli animali. Per la Lega anti-vivisezione (Lav) serve una legge che imponga lo stordimento degli animali prima della macellazione. Un disegno di legge in tal senso è stato presentato dalla deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, raccogliendo un sostegno bipartisan in parlamento.

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