Diciotti, dialogo surreale tra deputato di Soros e comandante

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Oggi il deputato di Soros Bonino Riccardo Magi, uno dei due eletti con i voti del PD, ha rilasciato un’intervista al giornale di un altro globalista, De Benedetti. Se le cantano e se le suonano: contro il popolo.

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Ha raccontato della sue visita a bordo della Diciotti, dove era in gita per rendersi conto di come vengono trattati i clandestini.

Ne è venuto fuori il tipico delirio. Ma un gravissimo delirio per quello che dice.

Per qualche minuto il comandante della Diciotti Massimo Kothmeir ha persino temuto che potessero prendere provvedimenti contro di lui. “Ma che devo fare? Devo entrare in porto o no? Non è che mi arrestano?”, ha chiesto ai suoi superiori basito per aver appreso solo via social che la nave della Guardia costiera non aveva l’autorizzazione a far sbarcare i migranti. A raccontare il paradossale retroscena è il segretario dei Radicali italiani Riccardo Magi, che oggi ha trascorso più di tre ore a Catania a bordo della Diciotti, accertandosi delle condizioni dei migranti ma anche parlando a lungo con il comandante.

Magi, cosa le ha raccontato il comandante?
“Quello che ho sentito è davvero incredibile ed è la prova che il governo si muove in modo eversivo. La Diciotti ha ricevuto indicazioni contrastanti, prima l’indicazione del porto di sbarco dal ministero dei Trasporti e poi ha saputo, per caso, della negata autorizzazione allo sbarco”.

Che significa per caso?
“Che non ha mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale della negazione allo sbarco. Quando era già quasi a Catania ha appreso via social che il Viminale non avrebbe consentito lo sbarco e si è immediatamente fermato. Ha chiamato Roma per chiedere chiarimenti e ha detto: “Non è che mi arrestano se entro?”. Per la prima volta, ci ha detto, si è ritrovato sul molo polizia e carabinieri anziché il consueto dispositivo di accoglienza per uno sbarco. D’altronde che anche questa volta non sarebbe stato facile lo ha capito sin dall’inizio di questo soccorso”.

In che senso?
“Ci ha raccontato che quando ha ricevuto l’ordine di andare a prelevare i migranti che erano stati soccorsi da due motovedette della Guardia costiera si è chiesto perché. Erano a 17 miglia da Lampedusa e in poco tempo i migranti potevano essere condotti a terra, e invece chiamare una nave così grossa lasciava presumere una possibile lunga permanenza in mare. Come poi è stato”.

Quali sono le condizioni a bordo?
“Il comandante ci ha detto che sono già fuori tempo massimo, hanno superato ogni record. La Diciotti non è una nave su cui vivere, i migranti dormono per terra, sotto il freddo e l’umidità e il gran caldo di giorno. Ci sono due bagni chimici per 200 persone, non c’è modo di lavare i vestiti, di fare terapie appropriate”.

Salvini oggi ha detto che a bordo sono tutti irregolari.
“Non sa quello che dice. Ha sempre detto che l’Italia avrebbe accolto chi fugge da guerre e dittature e a bordo sono quasi tutti eritrei e somali, tutti in viaggio da 1 a 3 anni, tutti torturati. Sono stremati, non capiscono cosa stia succedendo, stanno male. Io voglio ringraziare l’equipaggio della Guardia costiera, il personale di Intersos e dei Cavalieri di Malta che stanno resistendo in una prova di forza surreale, ma queste persone devono scendere subito. È in atto una forte pressione sul governo, ma continuo a sentire dichiarazioni lunari di Salvini”.

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Anche lei sta presentando un esposto alla magistratura?
“Si, sulla base dell’articolo 289 ter del codice penale, sequestro di persona a scopo di coazione. Prevede pene dai 25 ai 30 anni. E sembra scritto apposta per questo caso”.

Sono in viaggio da 1 a 3 anni, un lungo viaggio, l’hanno fatto a piedi?

In Eritrea, sempre che siano eritrei, non c’è alcuna guerra se non nella fantasia bizzarra di Magi che a spese degli italiani lavora contro gli italiani. Come tutto il suo partito finanziato da Soros per fare da quinta colonna in Italia.

Eccoli, abbracciati:

Comandante da rimuovere. Deputato da mandare dove non si dice.