Salvini spezza l’accoglienza, stipendio dimezzato ai profughi

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Salvini prosegue nella stretta – parziale – al business dell’accoglienza: il famigerato Cara di Mineo, centro di lusso in provincia di Catania, passerà da 3 mila a 2 400 ospiti e il costo giornaliero per immigrato (stipendio sotto forma di vitto, alloggio e paghetta) scenderà dai 29 euro ai 15 euro.

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Matteo Salvini, durante l’incontro in giunta con il sindaco di Catania Salvo Pogliese, ha confermato che il Cara di Mineo sarà “meno oneroso e meno affollato”. Questo “comporterà risparmi superiori a 10 milioni di euro in un anno, sono felice di far risparmiare gli italiani”.

Nella nota diffusa dal Viminale nella quale viene spiegato che “va a conclusione il bando per il centro migranti di Mineo, con meno presenze, meno costi e tempi più brevi”, ribadisce qual è il suo vero obiettivo: la chiusura del centro d’accoglienza. Il piano di Salvini prevede i sigilli, visti i problemi igienico-sanitari e di sicurezza già presentati dalla struttura. “L’obiettivo finale resta la chiusura – conferma il ministro – ma stiamo dimostrando di aver imboccato la strada giusta. Dalle parole ai fatti”.

Buono. Ma non abbastanza. Questi centri vanno chiusi, gli ospiti rimpatriati. I centri trasformati in centri di detenzione clandestini da espellere.

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Non è tollerabile che l’Italia mantenga centinaia di migliaia di finti profughi.

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