E’ la festa del ‘Sacrificio’ o dello ‘Sgozzamento’ che celebra il mondo islamico.
In un inquietante messaggio di augurio “a tutti i musulmani in Italia, in Europa e nel mondo”, la Coreis (Comunità Religiosa Islamica Italiana) scrive: “Preghiamo affinché i nostri sacrifici in Italia e in Europa possano favorire lo sviluppo di una comunità di credenti nel Dio Unico in dialogo con le altre comunità di ebrei e cristiani e, insieme, essere degni interpreti di una testimonianza sensibile alla sacralità delle nostre rispettive radici dottrinali e orientamenti spirituali, illuminata nelle buone opere per il bene comune di tutta la società occidentale e orientale”.
Terribile. Questi nel 2018 credono che sgozzando animali e sacrificandoli ad Allah, si possa favorire qualcosa.
Il sacrificio rituale (all’inizio umano) è tipico delle religioni semite (i Romani ricordavano con orrore quanto avveniva a Cartagine), nel Cristianesimo è stato superato grazie alla mediazione del Vangelo, che è poi l’irruzione del mondo greco-romano nel Cristianesimo. Mondo greco-romano che aveva superato da tempo l’idea del sacrificio rituale.
E’ inquietante che ci siano, tra noi, individui che pensano di ottenere dei benefici sgozzando.
RELIGIONE CRISTIANA
DIVISA IN 5 CORRENTI,
56 CHIESE E CONFESSIONI,
172 ISTITUZIONI.
RELIGIONE MAOMETTANA
DIVISA IN 3 CORRENTI,
65 MOVIMENTI,
145 SETTE.
RELIGIONE EBRAICA
DIVISA IN 3 CORRENTI,
12 TRIBÙ.
TUTTE RIUNITE AD ASSISI
PER IL DIALOGO INTER-RELIGIOSO
HANNO DI FATTO COSTITUITO
ED ISTITUITO LA
INTERNAZIONALE MONOTEISTA
A BUON INTENDITORE POCHE PAROLE.
E’ chiaro che dietro Assisi 1986, il cosiddetto dialogo “interreligioso” e l’operato di troppi papi modernisti di cui Bergoglio è solo l’ultimo e più caricaturale esempio vi è un imbroglio. Forse persino peggiore della religione unica, l’indifferentismo religioso che si annulla in una falso moralismo laico di stampo massonico-mondialista.
Però faccia attenzione a non buttare il bambino con l’acqua sporca, perchè se l’Occidente è l’apice della civilizzazione umana, il merito lo si deve quasi esclusivamente alla Cristianità.
Lei può benissimo essere ateo o agnostico, ma non può non riconoscersi culturalmente cristiano e cattolico essendo italiano. E questa identità va difesa.
Se buttiamo nel cesso le nostre radici, ovvero la filosofia greca, la tradizione di diritto tramandataci dagli antichi romani e la cultura cristiana che per la prima volta ha dato la dignità alla persona in quanto individuo, diverremo facili prede di questi immigrati barbari sgozzatori di pecore, violentatori seriali che riconoscono solo il diritto del più forte.