La Nave Diciotti della Guardia Costiera italiana è in rada di fronte a Lampedusa con il suo carico di 177 clandestini prelevati in acque di competenza maltese.
Il ministro dell’Interno non ha indicato un porto e sta cercando di porre rimedio alla decisione del comandante della nave italiana, portando avanti le trattative con la Ue.
Secondo le leggi internazionali, infatti, essendo in zona Sar di Malta dovrebbe essere La Valletta a indicare il porto sicuro di sbarco per la nave Diciotti. Ma il governo maltese ritiene che l’intervento della ‘nostra’ Guardia Costiera non fosse necessario, e che quindi tocchi a noi il carico.
La Guardia Costiera italiana sostiene di essere intervenuta perché l’imbarcazione aveva il motore in avaria e stava imbarcando acqua.
Intervento avvenuto senza informare il Viminale perché era un’emergenza. Emergenza non reale, invece, secondo Malta, che aveva due navi militari in zona (come sempre spingono i barconi verso l’Italia) e non sembrava aver intenzione di intervenire, se non rifornendo i clandestini che, dice sempre Malta, volevano proseguire per l’Italia.
“Non erano in pericolo e non volevano essere soccorsi ma continuare il loro viaggio. Non c’è nessun presupposto giuridico per chiedere il porto a Malta. È più vicina Lampedusa”, ha scritto La Valletta in una lettera inviata al governo italiano. Secondo Malta l’intervento della Marina italiana è stato “una intercettazione ingiustificata in mare aperto” perché “non sussisteva alcun elemento di pericolo”. “Le vostre affermazioni secondo cui i migranti vi stavano contattando per informarvi che erano in difficoltà sono false – attacca – La vostra è stata un’interferenza”.
Secondo la Guardia costiera italiana, però, “il salvataggio è stato effettuato nell’area di ricerca e soccorso maltese e che le stesse autorità maltesi avevano assunto il coordinamento del soccorso fin dalla giornata di ieri”.
Finirà come per l’Aquarius. La Diciotti va a Malta e poi il carico se lo dividono diversi Paesi. Nostro compreso. Stavolta un po’ più di venti.
Sarebbe già un successo di Salvini dopo il danno fatto dal comandante della Diciotti. Che dopo il caso della Vos Thalassa è da capire da chi prenda ordini.
Dal 2014, anno della sua entrata in servizio, la nave ha traghettato in Italia oltre 38.000 clandestini, nonché navigato tanto da coprire per ben quattro volte il giro del Mondo. A spese nostre.
Questo la dice lunga sull’entità, enorme, del danno che ci siamo autoinflitti in questi anni. Le Ong erano solo parte del problema. Il problema è stato il PD. Sono stati agli apparati dello Stato che hanno lavorato (e lavorano) contro gli interessi del Popolo e della Nazione.
Bisogna destituire il comandante della DICIOTTI …per palese incapacità e insubordinazione.
Il comandante della Diciotti va congedato con disonore☆☆☆☆☆