Perché non riportiamo i 170 clandestini in Libia?

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Salvini furioso sulla faccenda del barcone spinto dai maltesi verso l’Italia: “A fronte della disponibilità del nostro governo per accogliere non più di venti immigrati che erano a bordo della Aquarius, in queste ore i partner europei pensano di lasciare sola l’Italia rifilandole un barcone con 170 persone”.

Che in realtà erano 190 ma 13 sono stati portati a Lampedusa perché ‘sofferenti’.

Ma perché la Diciotti è andata in acque di competenza maltese? Anzi, perché non se ne sta il più lontano possibile da zone che non sono di competenza italiana:

Da chi prende ordini la Diciotti?

“Se è davvero questo il tentativo, Roma rimetterà in discussione la possibilità di partecipare alla redistribuzione delle persone che erano a bordo dell’Aquarius, così come annunciato da Malta nelle ultime ore”.

Minacciare di non prendersi 20 clandestini (chi nel governo ha fatto questo accordo mentre si contavano i morti e gli sfollati a Genova fa schifo) se gli altri non se ne prendono 190 non è una grande mossa. Qualcuno dentro il governo o, più probabilmente nelle stanze lussuose del Quirinale, sta boicottando Salvini.

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E infatti Malta ha già risposto di non riconoscere la propria responsabilità.

Il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo della Guardia costiera di Roma ha intanto rchiesto alla Valletta di indicare un porto sicuro (“place of safety”) per i 177 clandestini attualmente a bordo di Nave Diciotti. Quella dello sbarco di Pozzallo.

PRESA IN GIRO – Il “soccorso” al barcone è “avvenuto all’interno dell’area Sar maltese” ed è stato il centro di coordinamento maltese ad “assumere il coordinamento del soccorso”. Nell’area si sono dirette “una nave maltese, identificata come P52”, e una seconda unità “non identificata” che ha fornito ai clandestini acqua, cibo e giubbotti di salvataggio: poi li ha diretti verso l’Italia. Perché non volevano andare a Malta, dicono i maltesi. Era stata la Guardia Costiera italiana a informare la Valletta “della situazione ormai critica” dopo aver ricevuto una telefonata dal barcone in cui si segnalava che il motore era in avaria e che veniva imbarcata acqua. E le crocerossine della Diciotti sono corse in acque di competenza maltese a prendersi il carico, senza che il Viminale ne fosse informato.

La soluzione sarebbe semplice: Diciotti si diriga verso la Libia e scarichi lì i clandestini. Questo azzererebbe il traffico in un baleno: non partirebbero più avendo la certezza matematica di tornare indietro.

Finché verranno ‘salvati’ se chiamano con il satellitare, proveranno.

Ovviamente il traffico è già ai minimi grazie al blocco navale italo-libico – in attesa delle nuove 12 motovedette -, ma noi lo vogliamo azzerato. Perché ogni clandestino che sbarca è un’offesa alla nostra sovranità.

Per non parlare che abbiamo 634 sfollati a Genova.




Un pensiero su “Perché non riportiamo i 170 clandestini in Libia?”

  1. Inviterei i lettori ad accedere alle pagine facebook di Salvini, Di Maio e Toninelli per commentare sull’operato disdicevole della Guardia Costiera e per rimarcare che c’è qualche traditore all’interno del Palazzo che sta boicottando la lotta all’invasione migratoria. Io l’ho fatto ed invito anche gli altri a fare altrettanto.
    La concentrazione dei media sul disastro del ponte Morandi rischia di distogliere l’opinione pubblica dal problema che più affligge l’Italia, quello dell’invasione migratoria: se il governo fallisce su quella, tanto vale che decada.

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