L’eventuale revoca della concessione ad Autostrade comporterebbe un risarcimento alla società che è intorno ai 15-20 miliardi. La convenzione prevede che il concessionario ha diritto a “un indennizzo a carico del concedente in ogni caso”. L’indennizzo “sarà pari a un importo corrispondente al valore attuale netto dei ricavi della gestione”. La scadenza della concessione è nel 2038.
Chiunque avesse firmato un contratto capestro di questo tipo, non prevedendo una rescissione in caso di disastro causato da evidente incuria, sarebbe un idiota.
Detto questo, un governo è tale anche perché, se ha il consenso popolare, può agire di imperio.