Trenord, blogger spia chiede aiuto a mamma: “Tutti contro mio figlio”

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Ha fatto lo splendido, gloriandosi su facebook di avere denunciato una povera lavoratrice, ora si lamenta se gli utenti lo hanno sfanculato in massa

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Comico. Sono tutti uguali. Alla fine i radical chic corrono tutti dalla mamma:

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E così la mammina di Raffaele Ariano, il 32enne blogger dell’Unità che ha preteso il licenziamento della capotreno per un normale annuncio fatto su un convoglio di Trenord contro gli zingari molesti, ha scritto una lettera aperta – pubblicata sul sito radical chic di Articolo 21 – al Presidente della Repubblica per denunciare “l’aggressione e il linciaggio mediatico” subiti dal figlio e il fatto che “i cinquantamila commenti sul profilo di un privato cittadino non vi sono arrivati spontaneamente, bensì – per quanto ci risulta – sollecitati e guidati direttamente dalla pagina Ufficiale ‘Lega -Salvini Premier'”. Qui “è comparso un post che indicava in Raffaele il responsabile del possibile licenziamento della capotreno (licenziamento mai auspicato da mio figlio e di cui non è comparsa mai menzione nei comunicati di Trenord), con tanto di fotografia, nome e cognome e un link diretto alla sua pagina Facebook con la seguente frase: “State con la capotreno o con il denunciatore, Raffaele Ariano?”.

E quindi? Si chiama democrazia. Gli italiani stanno tutta la vita con la Capotreno, non certo con il cocco di mamma radical chic che si è sentito scioccato da un normale annuncio.

Accettatelo: siete una infima minoranza. Rumorosa, ma infima minoranza. E al tempo dei social non basta più controllare tutti i media a cui scrivere letterine.




2 pensieri su “Trenord, blogger spia chiede aiuto a mamma: “Tutti contro mio figlio””

  1. Certo che i bolscevic chic sono davvero tragicomici! Quando invece delle ovazioni che si aspettavano per la loro fulgida fermezza democratica vengono subissato di pernacchie, corrono a frignare dalla mamma o perlomeno non impediscono all’indignata genitrice di ergersi a sua difesa – chi ha mamma ‘un pianga! – al grido: “Brutti cattivi, lasciate stare il mio pupo, se no l’avrete a che fare con me!”.
    Ci va proprio la leggendaria frase di Emilio Fede: ” Che figura di mxxda!”.

  2. Errata corrige: “sua difesa” è entrata erroneamente, la versione esatta è: “a baluardo”.

I commenti sono chiusi.