Sul caso della nave Aquarius, che col suo carico di clandestini è in cerca di un porto, “la Commissione Ue è in contatto con un numero di Stati membri, che ci hanno contattato” per la suddivisione dei clandestini tra i diversi Paesi. A renderlo noto è stata una portavoce UE, spiegando che “come abbiamo fatto per casi precedenti, siamo pronti a prestare il nostro pieno sostegno e peso diplomatico, per una rapida soluzione”, pur non avendo competenza sul porto di sbarco.
Con il no dell’Italia. Rimangono Francia (nazionalità Ong), Regno Unito (bandiera nave), Germania (armatore) e Spagna (premier cuckold).
Eppure l’Aquarius è a poche miglia da Tripoli e Tunisi.