Medici Senza Frontiere: da inizio traffico immigrati raddoppiate “donazioni”

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Prima delle inchieste sulle Ong e del grande crollo delle donazioni, una delle punte di diamante di questo sistema, Medici Senza Frontiere, ha visto un vero e proprio boom degli incassi.

Nel 2008 e nel 2009 non ci sono rilevanti arrivi di immigrati via mare in Italia. Msf ha 675 milioni di entrate nel 2008 e 665 nel 2009.

Nel 2012, primo anno del nuovo governo non eletto, gli arrivi di clandestini arrivano a 48.128 unità, e parallelamente le entrate di Msf, che partecipa ai traghettamenti, salgono a 947 milioni; nel 2013 i “salvataggi” crescono e le entrate di Msf sono un miliardo e 8 milioni.

Nel 2014 l’ondata di immigrati irregolari in Italia balza a 170mila arrivi e le entrate di Msf a un miliardo e 281 milioni.

Nel 2015 altri 143mila immigrati in Italia spesso traghettati da Ong; le entrate di Msf sono ora 1 miliardo e 444 milioni.

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Nel 2016 gli immigrati irregolari salgono a 153mila, le entrate di Msf superano il miliardo e mezzo (1.516.000.000).

La sequenza parallela della crescita delle donazioni a Msf e delle ondate di clandestini è evidente. Troppo evidente. Qualche malpensante potrebbe credere che siano correlati che, magari, sono il compenso per qualcosa: noi non ci crediamo, ovviamente.

Anche se, ‘stranamente’, le Ong non vogliono rendere noti i nomi dei finanziatori. Magari molti saranno nigeriani.

Ecco che i soldi del 5 per mille Il 5xmille non sono poi una voce così importante per i bilanci di quella che è, a tutti gli effetti, una vera e propria multinazionale dell’invasione umanitaria.

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Medici senza frontiere oltre quota 10 milioni

Per Medici senza frontiere il 2015 è stato l’anno del primato: per la prima volta l’associazione ha raggiunto e superato 10 milioni di euro nel 5xmille (è stata scelta da 247mila contribuenti), un valore raddoppiato rispetto al 2006 con un incasso complessivo nell’ultimo decennio di 85 milioni di euro.

Save the children: 21,8 milioni in dieci anni

Distante ma in forte ascesa Save the children: poco sotto i 5 milioni di euro i proventi 2015 dal 5xmille (su una raccolta complessiva di 80,5 milioni); dieci anni fa si fermava ad appena 660mila. Un lasso di tempo durante il quale l’organizzazione fondata nel 1919 è riuscita ad assicurarsi 21,8 milioni di euro.

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Comprensibile. Fino ad un paio di anni fa, MSF e Save the Children erano conosciuti da tutti per le loro operazioni almeno ad un primo sguardo meritorie, nei teatri di guerra. Il discorso è più complesso, ma si possono comprendere le donazioni. Ora non più: ormai si sono lanciate nel business dello scafismo umanitario da diversi anni, i cittadini contribuenti devono far sentire a queste Ong il peso delle loro azioni. O volete pagare la benzina ai clandestini che poi spacciano e stuprano le vostre figlie?

Per questo è necessario dare il via ad una campagna capillare di informazione che metta a confronto le possibili destinazioni del 5 per mille. Siete tutti invitati a scaricare e diffondere il volantino online e non solo:

Quale persona sana di mente, darebbe il suo 5 per mille a chi traghetta fancazzisti invece di darlo a chi cura i bambini malati di cancro?