Dopo aver raccattato negli ultimi giorni 141 clandestini violando le acque territoriali libiche, la nave “Aquarius” dei trafficanti umanitari Sos Mediterranee e Medici senza frontiere (Msf) esige dai governi europei “un porto sicuro di sbarco più vicino possibile in conformità con il diritto internazionale marittimo in modo che le persone salvate in mare possano essere sbarcate e l’Aquarius possa continuare a fornire la necessaria assistenza umanitaria”.
Ora si dirige verso Nord in attesa di risposta su dove approdare.
La risposta di Salvini è stata netta:
Salvini respinge Aquarius: “Non vedrà mai un porto italiano”
Il porto più vicino è Tripoli. Sicuro. Ma i trafficanti umanitari sono pagati per portare il carico in Europa.
Andate in Spagna o Francia. Open Arms, nave che è 1/4 della Aquarius è arrivata fino a Gibilterra con un carico simile.
Chi è la reporter @angelagennaro ora a bordo della #Aquarius di @SOSMedItalia e @MSF_Sea?
Oltre alla collaborazione con diverse testate, la Gennaro è la responsabile comunicazione di @riparteilfuturo, organizzazione finanziata dalla @OpenSociety di #Soros.https://t.co/XWd12XB4iv pic.twitter.com/ZkmAqmLry7— Francesca Totolo (@francescatotolo) 12 agosto 2018