Roma: la sicurezza della spiaggia del Tevere al capo clan Rom Zorro

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Racket legalizzato

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Barzelletta. Tiberis, la sicurezza della spiaggia ad accesso gratuito di Roma, è stata affidata a Zorro, il rom a capo dell’accampamento nomadi accanto. In pratica viene pagato perché i suoi non vandalizzino l’area. A casa nostra si chiama racket, per i dementi è ‘integrazione’.

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Stando dunque a quanto riporta Il Messaggero, parole pronunciate da Simonetta De Ambris, una delle responsabili del progetto Tiberis, all’indomani dell’apertura della spiaggia sul Tevere, “l’area la controlla Zorro, non ha voluto soldi”. Ma chi è questo fantomatico Zorro? E’ un rom a capo della comunità nomade di Ponte Marconi; qualche precedente per ricettazione, vive sulle sponde dal 1982. “E’ venuto durante i lavori a vedere cosa facevamo – ha continuato la De Ambris a Il Messaggero – e si è messo a disposizione per evitare che la spiaggia venga occupata di nuovo, parlando con tutti i rom del quartiere”.

Negli obiettivi del Comune a 5 Stelle, poi, il modello Tiberis potrebbe estendersi anche ad altre rive del Tevere riqualificate. “Abbiamo creduto fortemente in questo progetto, perché il rilancio e la valorizzazione del Tevere è una delle priorità del nostro mandato”, rivendica la sindaca Virginia Raggi, che però non si è vista su questa sabbia.