Ladri chiamano Carabinieri: «Arrestateci o ci linciano»

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Una telefonata in piena notte: «Pronto, Carabinieri, venite subito ad arrestarci».

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A chiamare due ladri. Due immigrati che temevano di essere linciati dopo essersi trovati intrappolati, senza vie di fuga, una volta scoperti dal proprietario di un’officina di demolizioni dove stavano rubando.

Stavano già caricando il bottino su una Audi A4 di colore scuro, quando all’improvviso è arrivato l’uomo, seguito dal figlio accorso per dare manforte al genitore.

A quel punto la chiamata ai Carabinieri e farsi arrestare.

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È accaduto in provincia di Isernia, a Pozzilli. Sul posto sono state immediatamente inviate le pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venafro, che hanno arrestato i due ladri. Si tratta di un 27enne e un 22enne con a carico vari precedenti per furto e altri reati contro il patrimonio. I militari hanno sequestrato l’autovettura utilizzata per compiere il furto e recuperato l’intera refurtiva. I due si trovano ora in carcere a Isernia con l’accusa di concorso in furto aggravato.

A Pozzilli la situazione non è tranquilla. Pochi mesi fa ci fu un furto nella notte al supermercato Conad: ignoti, dopo aver forato una parete, si erano introdotti all’interno dell’esercizio commerciale facendo razzia. I residenti protestano, nel comune già è presente un sistema di videosorveglianza ma si ripetano a giorni alterni dei furti. Anche a Venafro, nei pressi della Madonnella, una banda di malviventi ha fatto irruzione in un deposito alimentare di un noto imprenditore della zona trafugando beni per oltre 15mila euro.

Quando sono i criminali a chiamare i Carabinieri, qualcosa non quadra. Significa che lo Stato è dalla parte sbagliata.




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